Anno record per il turismo italiano. Il Bel Paese è una delle mete più desiderate nell’immaginario collettivo di tanti stranieri, che la prediligono, spinti anche dalla ricerca di maggiore sicurezza. A segnalare i dati è il Rapporto sul Turismo 2017 realizzato da UniCredit in collaborazione con il Touring Club Italiano, che dimostra la grande capacità attrattiva del nostro Paese. Lo studio effettuato, ripropone tra gli altri dati, la classifica dell’Organizzazione Mondiale del Turismo, dove l’Italia è al quinto posto per capacità attrattiva con 50,7 milioni di arrivi internazionali.
La Francia, almeno dai primi dati riferiti al 2016, pur mantenendo il primato con 84,5 milioni di arrivi internazionali, presenta un trend in calo (-4%), così come la Turchia, che ha visto una riduzione drastica dei flussi (-30%). Tra gli emergenti, continua la crescita sostenuta del Messico che per il secondo anno consecutivo, registra una positiva performance tra le dieci destinazioni che attraggono più turisti nel mondo. La Cina rimane il primo Paese generatore di spesa per il turismo outgoing (292,2 miliardi di US$), seguita da USA (112,9) e Germania (77,5).
L’Europa resta la destinazione turistica più visitata dai viaggiatori internazionali: con circa 620 milioni di arrivi ha ricevuto, infatti, oltre il 50% dei flussi complessivi. Seguono Asia e Pacifico (303 milioni, circa il 25%) e l’America con 201 milioni di arrivi (16%). Asia-Pacifico, Africa e America registrano i tassi di crescita più elevati (tra il 4 e l’8% circa) mentre subisce una battuta d’arresto il Medio Oriente (-4,1%) e l’Europa che va avanti ma di poco (+2%) rispetto all’anno precedente.
Il turismo risulta un driver decisivo per il nostro Paese e lo confermano, tra gli altri, i dati 2016 del World Travel and Tourism Council. La nostra industria turistica vale 70,2 miliardi di euro (ovvero il 4,2% del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (il 10,3% del Pil), se si aggiunge anche tutto l’indotto. Dal punto di vista occupazionale sono circa 2,7 milioni, infatti, i lavoratori nel settore.
A rendere l’Italia un paese attrattivo per turisti è la gamma diversificata di itinerari. Si va dal turismo culturale, a quello balneare, passando per il montano, termale, crocieristico ed enogastronomico. Le Regioni d’Italia più recensite nel 2016 rispecchiano in generale le destinazioni nelle quali arrivano più turisti con la Lombardia in vetta alla classifica, seguita dal Veneto e dalla Toscana.
Nella classifica per soddisfazione degli ospiti in termini di sentiment positivo sulle strutture ricettive abbiamo nelle prime tre posizioni la Valle d’Aosta (85,8%), la Basilicata (85,5%) e il Trentino-Alto Adige (84,4%). Tra le Regioni con l’offerta ricettiva più amata dagli ospiti stranieri, spunta in terza posizione l’Umbria oltre alla Valle d’Aosta e alla Basilicata, già presenti nella classifica generale, rispettivamente alla prima e alla seconda posizione.
Un aspetto fondamentale che si evidenzia dal Rapporto realizzato nell’ambito del progetto UniCredit4Tourism, è la doppia velocità con la quale procedono le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud: una realtà paradossale visto che gli attrattori più conosciuti all’estero – aspetti climatici, paesaggio, patrimonio storico-artistico ed enogastronomico – sono un quadro efficace del Meridione. Il Veneto è la regione più turistica d’Italia, mentre il Lazio si conferma al primo posto per la spesa incoming.
Che il 2017 sia l’anno d’oro per il turismo italiano è confermato dal sondaggio effettuato dall’Enit, l’ente del turismo italiano: il 77,6% degli operatori stranieri intervistati, ha confermato la crescita dei viaggi in Italia.
Nonostante un gran numero di italiani quest’anno abbia anticipato le ferie a luglio, agosto rimane il mese del grande esodo estivo, dove si stima che più di 13 milioni di vacanzieri si sono messi in movimento sulle strade, nelle stazioni e negli aeroporti del nostro Paese.
La Cna, che rappresenta 432 stabilimenti balneari, ha stimato che, nel ponte di Ferragosto, circa dieci milioni di turisti hanno noleggiato ombrellone e lettino in tutta Italia, per una spesa complessiva che sale del 16% rispetto all’anno precedente. Non solo mare: i turisti sembrano aver apprezzato anche i luoghi di cultura. Dai dati pubblicati sul sito del Mibac, nelle sole giornate del 14 e del 15 agosto, 21.635 visitatori sono entrati nel Colosseo, 14.186 agli Uffizi, 10.038 alla Galleria dell’Accademia di Firenze, 8.420 al Giardino di Boboli, 4.792 a Villa d’Este, 4.170 al Palatino, 3.723 al Foro Romano, 2.237 a Palazzo Pitti, 2.227 alle Cappelle Medicee, 2.171 a Villa Adriana, 1.179 alle Terme di Caracalla, 1.077 al Museo Nazionale Romano e 813 al Museo Nazionale Archeologico di Taranto.
Nella giornata di ferragosto, invece, sono stati 2.324 gli ingressi ai Musei Reali di Torino, 1.932 quelli alla Galleria Borghese di Roma, 1.106 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, 849 alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma e 828 al Museo di Capodimonte, dove nel Real Bosco si sono riversati 5.535 visitatori.
Secondo Federalberghi, il giro d’affari, considerando l’intero periodo estivo potrebbe esser di 34 miliardi di euro e per Trenitalia quest’estate sui treni di media e lunga percorrenza potrebbero arrivare a 26 milioni i passeggeri (circa il 2% in più rispetto all’estate 2016) diretti nelle città d’arte (Roma, Firenze, Venezia e Napoli), ma anche verso la Riviera Romagnola, la Puglia e il Trentino Alto Adige.
Confindustria Alberghi ha confermato un incremento medio degli stranieri del 2% che dimostra la vivacità del settore e la capacità di intercettare fette di mercato sempre più ampie.
Con la stagione ancora nel vivo si possono fare solo previsioni che però, visti i numeri, avranno in ogni caso il segno positivo. Nel periodo giugno-agosto, infatti, le presenze potrebbero superare i 204 milioni, con una crescita dell’1,8% rispetto all’anno scorso.
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