L’inversione di tendenza è stata confermata e dopo aver scampato il pericolo Le Pen e Frexit grazie alla vittoria di Emmanuel Macron “ora bisogna andare avanti in fretta senza commettere l’errore di sottovalutare il risultato conseguito” dalla leader del Front National e dall’astensionismo. Lo ha detto in un’intervista all’ANSA il presidente dell’Europarlamento, Antonio Tajani, secondo il quale “Francia, Italia, Spagna e Germania, insieme alle istituzioni Ue, devono affrontare subito le tre grandi emergenze: la disoccupazione giovanile, il terrorismo e l’immigrazione”.
Tajani è stato tra i primi a congratularsi con Macron su twitter. “Contiamo su una Francia che contribuisca a cambiare l’Europa per riavvicinarla ai cittadini”, ha scritto. E parlando con l’ANSA, pur evidenziando il sospiro di sollievo dell’Europa per la vittoria conseguita del prossimo inquilino dell’Eliseo, ha sottolineato che “bisogna fare in fretta, il segnale arrivato dall’alta astensione e i voti per la Le Pen non devono essere sottovalutati. Anche se il risultato è positivo: vincono coloro che sono contrari a Frexit. Dopo la Spagna e l’Olanda il populismo ha registrato un’altra battuta d’arresto”. Per il presidente del Pe, il dialogo tra Parigi e Berlino ora ripartirà. Ma tutti i “grandi Paesi, la Francia, insieme all’Italia, la Spagna e la Germania, dovranno prendersi la responsabilità di rilanciare il progetto europeo e dare un impulso per andare avanti e affrontare le tre grandi emergenze. Su questo bisogna lavorare insieme in maniera determinata. Anche con le istituzioni Ue, a cominciare dal Parlamento, che è quella più sensibile alle istanze dei cittadini”.
Ma quale sarà la ricetta economica di Macron? “Lui è un liberale e a quanto pare si iscriverà al gruppo liberale, quindi si va in una buona direzione. Comunque la stella polare Ue resta sempre e comunque un’economia sociale di mercato, non può certo essere un liberismo sfrenato. Questo lo dobbiamo tenere presente”. Nelle prossime ore Tajani parlerà con Macron e lo inviterà ufficialmente a intervenire alla prossima plenaria di Strasburgo, probabilmente il 16 maggio. Intanto, il presidente del Pe osserva che il populismo “è in fase calante, perde ovunque, anche in Germania, dove i risultati di oggi vanno in questa direzione. Dopo Brexit e le grandi paure del populismo c’è un’inversione di tendenza”.
Guardando al panorama politico nazionale, Tajani ha quindi rilevato che i risultati della Francia confermano che le grandi sfide politiche si vincono al centro. Mi pare che Berlusconi sia stato molto chiaro. Per la famiglia del Ppe la direttrice di marcia è questa”. Macron potrà convincere Merkel a imprimere una svolta alla politica dell’austerità? “Non credo a un Europa guidata da due Paesi”, ha detto il presidente del Pe. “L’Europa deve marciare unita e con i quattro grandi Paesi che possono dare grandi stimoli. Italia e Spagna, con l’uscita della Gran Bretagna avranno un ruolo molto più grande da svolgere. Dalla crisi si esce con la politica industriale, il sostegno alle imprese e quindi la creazione di occupazione. E’ chiaro che bisogna rimettere a posto i conti pubblici. Ma rigore nei conti pubblici non significa austerità”
Fonte: Ansa Europa