Il Consiglio europeo ha discusso una proposta che permetterebbe di applicare le ridotte aliquote IVA alle pubblicazioni elettroniche, oltre a concordare un pacchetto di proposte volte a ridurre il rischio nell’industria bancaria. I testi si riferiscono alla classifica degli strumenti di debito non garantiti nei procedimenti di insolvenza e alle disposizioni transitorie per la fase dell’applicazione del capitale di vigilanza del principio contabile internazionale IFRS 9, International Financial Reporting Standard 9, la cui finalità è quella di stabilire i principi per presentare nel bilancio le attività e passività finanziarie la cui applicazione consente di fornire agli utilizzatori dei documenti le informazioni significative ed utili per la valutazione degli importi, della tempistica e del grado di incertezza dei flussi finanziari futuri.
Quella dell’Iva, discussa dal Consiglio, è un’ipotesi che potrebbe consentire agli Stati membri di applicare tariffe ridotte alle pubblicazioni elettroniche se lo desiderano, modificando la direttiva dell’UE sull’IVA. Contribuirebbe, inoltre, a rafforzare il piano del «mercato unico digitale» dell’UE.