La Commissione ha presentato la decima relazione sui progressi dell’Unione relativi alla sicurezza stabiliti dal Presidente Juncker. L’obiettivo degli Stati membri è quello di rafforzare la sicurezza alle frontiere esterne dell’UE, migliorare lo scambio di informazioni tra Stati membri limitando lo spazio in cui i terroristi operano e a prevenire la radicalizzazione.
La relazione fornisce una valutazione preliminare delle prospettive per il futuro, a seguito del parere espresso dalla Corte di giustizia, sull’accordo tra il Canada e l’Unione europea sul trasferimento e sul trattamento dei dati del codice di prenotazione (PNR). La relazione passa inoltre in rassegna i progressi realizzati nella lotta contro la criminalità informatica e nella sicurezza dei trasporti.
Sono ormai entrate in vigore le verifiche sistematiche nelle banche dati di sicurezza di tutti i viaggiatori, compresi i cittadini dell’Unione, che attraversano le frontiere esterne.
Nel corso dell’anno è stato raggiunto un accordo politico sul sistema di ingressi/uscite dell’UE, che consentirà di registrare i dati di ingresso e uscita dei cittadini di paesi terzi che attraversano le frontiere esterne dell’UE.
Sono in corso iniziative volte a istituire un sistema europeo di informazione e autorizzazione per i viaggi (ETIAS) che permetterà di effettuare controlli di sicurezza sui passeggeri che viaggiano in Europa in regime di esenzione del visto prima di arrivare alle nostre frontiere.
Migliorato anche lo scambio di informazioni tra gli Stati, anche grazie alle norme, proposte dalla Commissione, per rafforzare il sistema d’informazione Schengen (SIS), che si è rivelato il più efficace strumento dell’UE di contrasto della criminalità, insieme al sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari (ECRIS), necessario per colmare le lacune nella gestione dei dati dell’UE. La Commissione ha presentato, inoltre, un nuovo approccio per conseguire l’interoperabilità dei sistemi di informazione per le frontiere e la sicurezza.
Nel corso dell’anno, sono state intensificate le azioni per contrastare il terrorismo. Direttiva sulle armi da fuoco, revisione del regolamento Ue sui precursori di esplosivi, tre proposte per completare il quadro giuridico sul riciclaggio di denaro, flussi illeciti di contante e il congelamento e la confisca dei beni, sono la conferma che l’Europa tiene alta l’attenzione su terrorismo e sicurezza. Alla base vi è anche un’azione di prevenzione della radicalizzazione
Sull’argomento, la Commissione ha continuato a lavorare con le piattaforme Internet attraverso il forum dell’UE su Internet per limitare l’accesso a contenuti terroristici e ha avviato il programma di responsabilizzazione della società civile per promuovere una contronarrazione online. L’unità UE addetta alle segnalazioni su Internet presso Europol ha segnalato 35 000 elementi di contenuto terroristico online negli ultimi 2 anni, di cui l’80-90%, è stato eliminato.