La commissione europea finanzia progetti finalizzati a facilitare l’accesso della società civile alle innovazioni tecnologiche e promuoverne l’utilizzo per migliorare l’efficienza del sistema pubblico.
Per Open Science si intende una diffusione della ricerca scientifica, dei dati raccolti e dei risultati che sia accessibile a tutti, sia a chi è semplicemente curioso di un argomento, che ai professionisti del settore e, ovviamente, ai ricercatori stessi. L’Open Science è anche un nuovo modo di fare scienza, basato sulla cooperazione e sulla divulgazione del sapere attraverso strumenti digitali e risorse di vario genere. L’Open Science rappresenta dunque un cambio importante di paradigma: la conoscenza scientifica non è più intesa come un ambito esclusivamente accademico, ma come un patrimonio condiviso che può essere sfruttato per accelerare e differenziare le scoperte, attraverso una condivisione delle linee di ricerca sin dalla loro fase iniziale.
Questo approccio, frutto anche della rivoluzione digitale e della creazione di strumenti informatici che rendono la condivisione più facile e immediata, potrebbe avere effetti positivi sulla produzione del sapere scientifico. Una scienza open e collaborativa dovrebbe essere una scienza più credibile, basata su dati in quantità maggiore e più affidabili, più efficiente (con più risorse a disposizione e meno rischi di sovrapposizioni e ripetizioni) e più sensibile alle esigenze sociali.
Alla luce di questa convinzione, la Commissione Europea ha dedicato all’Open Science numerosi studi e risorse (qui una panoramica di diverse iniziative a riguardo) e ha individuato cinque linee guida per possibili interventi politici.
- La pima consiste nella promozione dell’Open Science attraverso il suo inserimento in programmi educativi e l’individuazione di best practices
- La seconda riguarda la rimozione delle barriere che ostacolano la condivisione del sapere scientifico e la realizzazione di incentivi per i ricercatori ad adottare un modello open per i loro lavori.
- La terza può essere considerata una sorta di “meta-direttiva”, in quanto intende fornire un accesso open anche alle stesse iniziative politiche che riguardano l’Open Science.
- La quarta linea guida prevede il potenziamento delle infrastrutture per l’Open Science, ad esempio attraverso la creazione di risorse per il data hosting, come lo European Open Science Cloud.
- Infine, l’inserimento dell’Open Science nelle dinamiche socio-economiche europee, cioè l’impiego dei risultati della ricerca scientifica per il conseguimento di benefici pubblici o per il raggiungimento di obiettivi economici.
In tal senso l’Open Science si inserisce anche nelle sfide sociali identificate dal programma Horizon 2020. Per integrare e far lavorare insieme le istituzioni, i governi, l’industria e la società civile affinché siano individuate le soluzioni a sfide per la società europea in un ampio ventaglio di settori (clima, educazione, salute, ecc.), la Commissione promuove e sponsorizza diversi finanziamenti.
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