Preservare e rafforzare lo spazio Schengen, la più grande zona di libera circolazione del mondo che permette a oltre 400 milioni di cittadini dell’UE di spostarsi liberamente al suo interno e consente un flusso senza ostacoli di beni e servizi.
È questo l’obiettivo che la Commissione europea intende raggiungere. Per farlo, ha proposto un aggiornamento del codice frontiere Schengen, in modo che possa continuare a rispondere al suo scopo e andare di pari passo con le nuove sfide di sicurezza che si pongono alle frontiere esterne e all’interno dello spazio Schengen. Come anticipato nel discorso del 13 settembre del presidente Juncker sullo stato dell’Unione, la proposta avanzata dalla Commissione darà la possibilità agli Stati membri di prolungare in via eccezionale la durata dei controlli ai confini in caso di minaccia prolungata e dopo che lo stesso Stato abbia messo in campo tutte le soluzioni nazionali e dichiarato uno stato di emergenza. Per varare la proroga, limitata a un massimo di sei mesi e rinnovabile tre volte per un periodo complessivo di due anni, dovrebbe arrivare, sempre, una raccomandazione del Consiglio.
La comunicazione della Commissione, invita il Consiglio a decidere la piena integrazione della Bulgaria e della Romania nello spazio Schengen e a disporre che la Croazia divenga membro a pieno titolo una volta soddisfatti tutti i criteri.