Pace s. f. [lat. pax pacis, dalla stessa radice *pak-, *pag- che si ritrova in pangere «fissare, pattuire» e pactum «patto»]. – Condizione di normalità di rapporti, di assenza di guerre e conflitti, sia all’interno di un popolo, di uno stato, di gruppi organizzati, etnici, sociali, religiosi, ecc., sia all’esterno, con altri popoli, altri stati, altri gruppi.
Fin qui il vocabolario.
Ma, fin dalla prima edizione del 2017 del Ventotene Europa Festival, anche giovani coinvolti nei progetti formativi internazionali di educazione alla cittadinanza europea dell’associazione La Nuova Europa hanno formulato la loro idea di pace, insieme alle altre proposte riguardanti gli scambi, l’accoglienza di rifugiati e immigrati, l’uguaglianza, la democrazia, la libertà d’espressione, l’informazione, la comunicazione, il coinvolgimento, il rispetto, la solidarietà, la coscienza ecologica – a corollario del sogno di un’Europa come quella descritta nella Dichiarazione di Ventotene che avevano contribuito a ri-scrivere come “Costituzione d’Europa”. Studenti francesi, tedeschi e italiani esprimevano in quella Dichiarazione incertezze, speranze, bisogni e soprattutto fiducia nel valore dell’Europa, per la quale proponevano, nei tredici articoli del testo stilato, principi e prospettive di una generazione che ambisce a creare una comunità più grande, unita e diversificata, sotto la stessa bandiera.
Al primo posto, la pace. Col significato che quell’enunciazione riveste nel terribile momento attuale:
Pace
L’Unione Europea deve impegnarsi a mantenere la pace tra tutti i suoi cittadini, tra i suoi paesi e il resto del mondo, creando una comunità europea forte, unita, internazionale. Nella consapevolezza che nessuna guerra ha mai portato alcun vantaggio, i nazionalismi devono essere combattuti.
Questa l’indicazione. Per poi declinarla, nei suggerimenti attuativi, così:
Sogniamo una pace duratura e radicata, vista non solo in opposizione alla guerra, ma anche come una forma mentis e uno stile di vita. Ogni Stato membro dell’Unione Europea deve condividere tutte le informazioni che riguardano tematiche d’interesse per l’intera Unione.
Suggeriamo di creare un esercito europeo per proteggere le nostre nazioni in caso di attacco di Stati esterni all’Unione. In caso di emergenza, la maggioranza dei rappresentanti degli Stati dell’Unione Europea deve essere d’accordo riguardo al piano d’azione per evitare che uno solo sia responsabile della scelta. Inoltre, per prevenire attacchi terroristici, le delegazioni delle forze armate di ogni Stato devono collaborare pienamente.
Sogniamo questa interazione perché crediamo che tutte le nazioni debbano essere sicure e aiutarsi reciprocamente per mantenere la pace.
Ascoltiamoli.