La senatrice italiana Liliana Segre ha condiviso la memoria del male inflitto ad Auschwitz e il dovere di testimoniare con i deputati europei, in una cerimonia per il Giorno della Memoria. Durante la cerimonia per commemorare il Giorno della Memoria, organizzata nella sala plenaria del Parlamento europeo, i musicisti Mischa e di Maxim Maisky hanno eseguito “From Jewish Life”: Prayer” di Ernest Bloch al violoncello e pianoforte, in presenza di Anita Lasker-Wallfisch, violoncellista di fama mondiale e membro superstite dell’Orchestra femminile di Auschwitz.
Nel suo discorso di apertura della commemorazione, Liliana Segre, senatrice italiana a vita e sopravvissuta ad Auschwitz, ha ricordato l’assoluta disumanità dei campi e delle “marce della morte” organizzate dai nazisti nel 1945, alle quali sopravvisse da ragazza a differenza di molti altri. “La loro unica colpa era quella di essere nati”, ha detto, aggiungendo: ”sono stanca di ricordare ma devo”. Il suo dovere è di testimoniare finché vive, ha poi aggiunto. Alle dichiarazioni del Presidente del Parlamento europeo David Sassoli (‘’nazismo e razzismo non sono opinioni ma crimini”) e della Presidente della Commissione Ursula von der Leyen sull’inviolabilità della dignità di ogni persona e sul dovere degli europei di lottare contro l’antisemitismo, il razzismo e la discriminazione, è seguito un minuto di silenzio.
Il “Kaddish” di Maurice Ravel è stato poi eseguito dal Quartetto Karski e da Naomi Couquet (Mezzo-Soprano) in chiusura della seduta solenne.
L’intervento di Liliana Segre
L’intervento di David Sassoli
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