Ogni anno, 4,7 milioni di studenti ottengono una qualifica di istruzione superiore. Tra loro incontriamo Anne, fisioterapista, e Rudi, panettiere. Entrambi vorrebbero lavorare in un altro paese europeo. Ma questo spesso comporta di dover affrontare…un vero percorso a ostacoli. D’ora in poi, Anne e Rudi non dovranno più compilare montagne di scartoffie in duplice copia.Basta ritardi infiniti, e addio all’incompatibilità delle qualifiche. Arriva la Carta Professionale Europea! Una sorta di passaporto d’identità elettronico. Il chip è collegato a un database comune a tutti i 28 Stati membri dell’UE. La Carta professionale è stata introdotta dai rappresentanti di settore: medici, carpentieri, ottici, ristoratori. Esistono più di 800 professioni cosiddette “regolamentate”. In pratica tutte, con l’eccezione dei notai. L’obiettivo: semplificare il riconoscimento di qualifiche e formazione professionale. Utile nel caso dei panettieri, come Rudi, o delle parrucchiere. Indispensabile nel caso dei fisioterapisti, come Anne, o degli architetti. La Carta professionale contiene un sistema di allarme per impedire che i professionisti radiati dal proprio albo pratichino l’attività in un altro paese europeo. Un meccanismo di sicurezza essenziale nell’ambito della sanità, o nel campo dell’istruzione.
Fonte: EuroparlTV