Per l’ottavo anno consecutivo Vienna è stata dichiarata “Città più vivibile al mondo” dall’agenzia internazionale Mercer che valuta la qualità della vita in 230 metropoli del mondo. Baricentro dell’Europa, equidistante da Parigi e Kiev, da Stoccolma e Palermo, la capitale austriaca è una metropoli multietnica con almeno due terzi dei suoi abitanti originaria degli antichi territori dell’impero, boemi, slavi, ungheresi. Tra i motivi di questo ripetuto successo c’è sicuramente l’ambiente.
Aree verdi
Il cuore della città è verde con circa il 50% del suo territorio occupato da parchi, vigneti, giardini, foreste e campi coltivati. Non solo quindi i parchi lungo la Ringstrasse, che cinge il centro storico in un abbraccio verde, da percorrere a piedi o in bicicletta lungo le piste ciclabili. Ci sono i grandi parchi barocchi di Schönbrunn, Augarten e Belvedere, i più famosi delle 850 aree naturali di Vienna. C’è l’area verde del Lanzer Tiengarten, ex riserva di caccia reale, con il Prater. C’è Donauinsel, isola artificiale e interamente pedonale, tra i due rami del nuovo corso del Danubio.
Api urbane
I giardinieri comunali curano fioriture con numeri da capogiro (360.000 fiori primaverili, 1 milione e mezzo di fiori estivi, 60.000 fiori autunnali) con il risultato che a Vienna lavorano 600 Stadt-Imker, apicoltori di città, e 5000 colonie di api che danno un miele biologico, grazie all’assenza di pesticidi. Le arnie poi sono nascoste nei posti più impensati: sui tetti della Staatsoper, del Rathaus, del Kunthistorisches Museum e anche di alberghi come Intercontinental e ArcoWinberger, che chiede agli ospiti un contributo per salvare le api.
Wilderness metropolitana
Nell’area comunale, appena l’urbanizzazione si dirada, iniziano le grandi aree wilderness. Dalla Lobau, una delle ultime foreste riparie incontaminate d’Europa, parte del parco nazionale Donau-Auen, al Wienerwald, il bosco viennese, che ha ispirato Schubert e Mozart, Strauss e Beethoven. Dichiarato dall’Unesco riserva della biosfera, è un’immensa foresta di 1250 kmq, di faggi, querce e carpini attraversata da una fitta rete di sentieri e piste ciclabili, a mezz’ora dalla cattedrale di Santo Stefano.
Arca del gusto
Con le sue 300 cantine che coltivano 700 ha di vigneti, Vienna è anche la più importante città vinicola del mondo. Produce vini bianchi, quelli che scorrono a fiumi negli heuriger, i locali tradizionali tra i vigneti, tanto amati dai viennesi. Da qualche anno si è ripresa l’antica tradizione del Gemischter Satz, un vino Presidio Slow Food, prodotto con uve diverse dello stesso vigneto. L’utilizzo anche di venti vitigni diversi permetteva all’agricoltore di ridurre al minimo il rischio di annate cattive.
Coltivazioni bio
La cosa però più inaspettata però sono i campi coltivati. Il Comune di Vienna È una delle più grandi aziende agricole biologiche dell’Austria con oltre 1000 ha di terreno che forniscono ogni anno circa 2300 t di verdure e il 1700 t di cereali. In totale il 18% delle superfici agricole viennesi è coltivato senza pesticidi. Gli agricoltori poi vendono i loro prodotti bio nei mercati. Il più famoso è il Naschmarkt, tempio dello street food, nel VI distretto. Ma ci sono anche il Karmelitermarkt nel II distretto e il grande mercato bio che si tiene venerdì e sabato in piazza Freyung.