Il Consiglio europeo “Agricoltura e pesca”, si è riunito per uno scambio di opinioni sullo stato dei lavori in merito alla proposta relativa alla produzione biologica e all’etichettatura dei relativi prodotti, provvedendo ad aggiornare i ministri degli stati membri sulla situazione del mercato nei principali settori agricoli.
L’agricoltura biologica è quel tipo di agricoltura che segue pratiche concepite per ridurre al minimo l’impatto umano sull’ambiente, garantendo al contempo il funzionamento più naturale possibile del sistema agricolo. La sua importanza risiede, tra l’altro, nel fattore economico e di produzione. Con un tasso di crescita compreso tra il 6 e il 9% all’anno, è infatti in grado di generare 20 miliardi di EUR all’anno e occupa il 5,4% dei terreni agricoli dell’UE. Trainata da una forte domanda dei consumatori, le coltivazioni biologiche sono quadruplicate nel corso degli ultimi 10 anni.
Tra i punti all’ordine del giorno, sono emersi gli argomenti legati a emergenze per la salute delle piante e degli animali; allo stato dei lavori sulla proposta relativa ai medicinali veterinari e alla posizione dell’UE nei negoziati agricoli dell’OMC.
La Commissione ha iniziato a lavorare nel marzo 2014, anno in cui ha presentato una proposta volta a rafforzare la legislazione vigente in materia di agricoltura biologica.
Dopo l’orientamento generale sul regolamento relativo al settore biologico, raggiunto dal Consiglio nel giugno 2015, la Commissione ha avviato una serie di i negoziati nell’ambito del trilogo tra Parlamento, Consiglio e Commissione, che sono proseguiti con la presidenza dei Paesi Bassi (giugno 2016), quella slovacca (novembre 2016) e la maltese (gennaio 2017).