È stata una due giorni fantastica quella della Scuola d’Europa all’Istituto Caetani in gemellaggio con il Liceo Terenzio Mamiani, con una gemma tra le più preziose: la Lectio di Liliana Segre. Rivedete qui tutte le fasi salienti dell’evento, seguito da Repubblica Tv e da Radio Radicale.

https://www.radioradicale.it/scheda/555910/la-scuola-deuropa-laboratori-di-cittadinanza-e-dialoghi-sulla-liberta

Ecco il resoconto dell’Ansa e dell’Agi

Shoah: Segre, storia e’ ‘maestra’,dispiace tolta da maturita’

(ANSA) – ROMA, 26 OTT – “Accantonare la storia, vuol dire, che avendo tutte le altre materie da preparare la si abbandona
gia’ alla fine del primo trimestre: questo mi dispiace moltissimo perche’ penso sempre che la storia sia Magistra vitae”. Lo ha
detto la senatrice a vita Liliana Segre in merito alla modifica dell’esame di maturita’ voluta dal ministro dell’Istruzione Marco
Bussetti che prevede l’eliminazione del tema di storia. Segre ha spiegato di “aver gia’ chiesto di poter incontrare il ministro
Bussetti con il quale ho parlato al telefono”.
“Mi ricordo – ha raccontato a margine della lectio magistralis al liceo G.Caetani durante l’evento ‘la scuola d’Europa’ – che
quando ho fatto il liceo era noioso studiare le guerre d’Europa, un continuo di fatti e fatterelli, e capisco che i ragazzi
possano non aver voglia di sentire delle storie che, non solo sono di secoli addietro, ma che oggi in una Europa che si spera
sia sempre piu’ unita stridono alle orecchie di chi e’ obbligato a studiare e credo che questo modo di insegnare la storia sia
superato dai tempi”.(ANSA).

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26-OTT-18 13:30 NNNN
Scuola: Segre, ora a settimana memoria bello ma utopico =
(AGI) – Roma, 26 ott. – “Un’ora a settimana dedicata alla memoria mi piacerebbe, ma non credo sia fattibile. Mi sembra
utopico”. Cosi’ la senatrice a vita Liliana Segre ha risposto, a margine dell’evento ‘La scuola d’Europa’ che si e’ svolto
questa mattina al liceo G.Caetani di Roma, a un giornalista che gli chiedeva se potesse essere una buona idea istituire nelle
scuole un’ora a settimana dedicata alla memoria. “La ragione principale – ha proseguito – e’ che oggi i ragazzi non vivono altro che il presente immediato, un’ora alla settimana per la
memoria credo sia tantissimo, rischia di diventare come l’ora di religione…”. (AGI)
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