Dopo l’annuncio fatto nel 2016 dal Presidente Juncker, è stato finalmente varato il Fondo europeo per la difesa, creato al fine di aiutare gli Stati membri ad utilizzare il denaro dei contribuenti in modo più efficiente, ridurre le duplicazioni della spesa e ottenere il miglior rapporto qualità/prezzo nella spesa sostenuta. Due le sezioni che lo compongono: Ricerca e Sviluppo .
Per ciò che concerne la prima sezione l’UE concederà per la prima volta, , a partire dal 2017, sovvenzioni destinate alla ricerca collaborativa in tecnologie e prodotti per la difesa innovativi, interamente e direttamente finanziate dal bilancio dell’UE. I progetti ammissibili al finanziamento dell’UE si concentreranno sui settori prioritari precedentemente concordati dagli Stati membri e possono comprendere l’elettronica, i metamateriali, i software cifrati o la robotica.
In ambito di Sviluppo e Acquisizione, il Fondo introdurrà incentivi affinché gli Stati membri cooperino nello sviluppo congiunto e nell’acquisizione di tecnologie e materiali di difesa attraverso il cofinanziamento a titolo del bilancio dell’UE e il sostegno pratico della Commissione. Gli Stati membri possono ad esempio investire congiuntamente nello sviluppo della tecnologia dei droni o della comunicazione via satellite, o acquistare in blocco elicotteri per ridurre i costi. Saranno ammissibili solo i progetti collaborativi e una parte della dotazione complessiva sarà destinata ai progetti che comportano la partecipazione transfrontaliera delle PMI.