L’Eurovision, la competizione musicale più seguita al mondo, è diventata nuovamente il palcoscenico politico dei Paesi extra-UE. Nata nel 1956, con l’intento di unire quella che era l’Europa nel dopoguerra, quest’anno, si è tenuta per la prima volta in un paese in guerra: l’Ucraina. Il mancato riferimento al conflitto durante la manifestazione, però ha scatenato la polemica. Imminente anche la denuncia di Amnesty International riguardo la discriminazione nei confronti delle persone LGBT all’interno del paese e il grave stato della libertà d’espressione in Crimea.