Inizia ufficialmente il countdown per le elezioni europee 2024: tra 6 mesi i cittadini saranno chiamati a esercitare il loro diritto di voto e compiere una scelta. Questo risulta fondamentale per designare la rotta dei prossimi cinque anni e per la vita di ogni Stato membro. Ma com’è cambiata la percezione dell’Europa in questo 2023? Quali sono stati i topics più discussi e maggiormente sentiti? Ma soprattutto, i cittadini si sentono pronti a compiere questa scelta elettorale?  L’analisi degli Eurobarometri come sfida per l’Europa di domani.

 

Ogni anno a livello statistico le istituzioni si avvalgono di diversi indicatori per comprendere al meglio e rispondere a questo tipo di quesiti: si tratta degli Eurobarometri, report utilizzati per valutare il sostegno ai progetti dell’UE e la loro risonanza e per comprendere il parere dell’opinione pubblica su temi come l’economia globale, la politica comune e le solidità istituzioni europee. I risultati vengono raccolti attraverso una vasta gamma di interviste condotte in tutti i 27 Paesi contribuendo a identificare tendenze e variazioni nelle opinioni degli europei nel tempo. In generale, gli Eurobarometri sono fondamentali per comprendere a fondo l’andamento politico e sociale comunitario. 

Eurobarometer Autumn 2023, QASab

Di recente è stato redatto l’ultimo Eurobarometro del 2023, che fornisce e indica quanto i cittadini siano informati sulle elezioni e sui temi di maggior rilevanza nel dibattito parlamentare. Il 70% dei cittadini crede che l’UE abbia un vero e proprio impatto nella loro vita, e il 57% degli intervistati sono interessati alle prossime elezioni europee, sebbene sia stato rilevato che data e mese dell’appuntamento alle urne siano spesso sconosciuti (circa il 21%). La percentuale di interesse generale verso l’Unione Europea, rispetto al 2018, sono nettamente cresciute: in tutti gli Stati si può notare un innalzamento dell’attenzione rispetto alle elezioni.

 

Gli eurobarometri ricoprono un’importanza  cruciale anche per decretare quali siano i principali argomenti su cui (secondo i cittadini Europei) il Parlamento Europeo, la Commissione europea e il Consiglio Europeo dovrebbero soffermarsi maggiormente. Vista la situazione geopolitica precaria sia nei riguardi della guerra Russo-Ucraina, sia nel recente conflitto Israelo-Palestinese, la democrazia è vista dai cittadini come priorità e come valore da difendere maggiormente, rispetto all’Eurobarometro della primavera 2023. Insieme ad essa abbiamo la libertà di movimento, la battaglia contro le discriminazioni e la protezione delle minoranze. 

Le percentuali sono speranzose e promettenti per una maggiore partecipazione cittadina alle elezioni, circa 7 punti percentuali in più rispetto al 2018, ma pur sempre inferiori rispetto agli albori dell’Europa e nelle sue prime elezioni (1979): una chiave risolutiva per incrementare la partecipazione alle elezioni potrebbe essere incentivare un’informazione chiara, trasparente e che soprattutto indichi quanto l’Unione faccia nel concreto per i cittadini e come queste politiche puntino – ad esempio – ad alleggerire il carico fiscale e finanziario. A tal proposito, con la piattaforma Together EU è stato sviluppato il sito web “What EU does for me?”, una risorsa free access, che dimostra cosa in concreto l’Europa porta avanti per il singolo, per la regione di appartenenza, e per le diverse classi sociali e politiche. Perché ci sia una maggiore partecipazione, la chiave è insomma essere informati ed educarsi a una visione completa dell’Europa e delle sue innumerevoli azioni. Solo così saremo pronti ad esprimere un voto  consapevole. 

 

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