di Gino Toledo
Si sa che alla stampa di tutto il mondo piace giocare con i nomi e i calembour. Così, dopo Merkozy, giano bifronte usato per ricordare il tandem Angela Merkel-Nicolas Sarkozy, ci si esercita già sulla coppia che l’inossidabile cancelliera tedesca, reduce da nuove vittorie elettorali, formerà con il presidente francese Emmanuel Macron. Sarà come sempre l’asse franco-tedesco a guidare l’Unione oppure l’Italia avrà un ruolo come da molti auspicato?
In attesa di sapere gli esiti concreti dell’incontro di Berlino tra i due leader, anche il premier Paolo Gentiloni è atteso all’Eliseo, ma subito dopo il classico rendez-vous franco-tedesco.
Le dichiarazioni di Angela Merkel sono state comunque distensive e lasciano intendere una svolta. ”In nessun caso voglio passare per saccente di fronte a Emmanuel Macron”, ha detto, prima di ricevere il nuovo presidente transalpino che appunto ha scelto Berlino per la sua prima visita di Stato. “Incontrerò Macron in maniera aperta e in piena simpatia”, ha aggiunto la cancelliera tedesca, spiegando che “non starò li’ come una persona che sa tutto meglio: intendo invece iniziare una collaborazione all’insegna dell’amicizia, da grande partner e in assoluto rispetto reciproco”. Uno dei punti strategici del nuovo inquilino dell’Eliseo, dice la cancelliera, sono la creazione di nuovo posti di lavoro e di nuove possibilità per i giovani. Ma ci mancherebbe che fosse il contrario.
Per quello che riguarda le riforme europee, Merkel ha sottolineato che la Germania alla lunga “starà bene se starà bene anche la Ue”. Finora è sembrato l’esatto contrario.