La disoccupazione nell’Eurozona si conferma in marzo al livello più basso degli ultimi 8 anni, ma chi non ha adottato l’euro registra sempre risultati migliori del club della moneta unica. I consueti dati Eurostat hanno infatti certificato che il dato di marzo dell’Euroclub è stato pari al 9,5%, stabile rispetto a febbraio e in calo rispetto al 10,2% di un anno prima. Quanto all’Ue a 28 paesi, il tasso di disoccupazione è appunto ancora più basso, pari all’8% rispetto all’8,1% del mese precedente: in questo caso, è il livello più basso dal gennaio 2009. A essere senza lavoro in marzo erano 19,7 milioni di persone in Europa, di cui 15,5 nell’Eurozona: rispetto a 12 mesi prima, sono diminuiti di 1,6 milioni di cui 991mila nei paesi della moneta unica. L’Italia è sopra la media con l’11,7% di disoccupati. In Europa è fra i paesi in cui la percentuale è cresciuta (nel marzo 2016 era all’11,5%) e si trova al quarto posto dopo Grecia (23,5%), Spagna (18,2%, ma nel marzo 2016 era al 20,3%), e Cipro (12,5%). La disoccupazione resta elevata fra i giovani europei sotto i 25 anni, ma questa purtroppo non è una novità. Il tasso è sceso al 17,2% in Ue (era 19,1% un anno prima) e al 19,4% nell’Eurozona (era 21,3%) ma il nostro paese è terzo dopo Grecia e Spagna con il 34,1% di giovani senza lavoro.