A difesa del sistema commerciale multilaterale e dei suoi diritti e interessi legittimi, la Cina ha annunciato che adeguerà le tariffe su alcuni beni importati dagli Stati Uniti. Nel complesso, si tratta di una lunga lista di 2.493 beni, colpiti da dazi al 10%, al 20% e al 25%. L’adeguamento alle misure tariffarie è una risposta all’ unilateralismo e al protezionismo degli Usa. La Cina spera che la parte americana torni alle consultazioni con sforzi congiunti nella stessa direzione “al fine di raggiungere un accordo reciprocamente vantaggioso sulla base del rispetto”. Insomma, che tutti ripongano le armi. Ma intanto le borse vanno in negativo e anche Wall Street è in affanno.
E l’Europa? L’Unione europea “è pronta” a rispondere se gli Stati Uniti “impongono dazi sulle auto e parti di auto”, ha detto il commissario Ue per il Commercio Cecilia Malmstrom intervenendo a un incontro organizzato dal gruppo parlamentare della Cdu/Csu al Bundestag, aggiungendo: “abbiamo una lista che discuteremo con i Paesi membri prima di fare qualsiasi cosa. Forse dovremo usarla, ma spero veramente di no”. Insomma un tutto contro tutti che non porterà alcun beneficio alle parti.