Emmanuel Macron butta il cuore oltre l’ostacolo dell’affermazione della destra in Germania e rilancia il suo progetto di integrazione europea. L’Unione Europea, è «troppo debole, troppo lenta, troppo inefficiente», ha detto parlando alla Sorbona dopo essere stato contestato dagli studenti per la sua riforma del mercato del lavoro, ma, ha sottolineato, «solo l’Europa può darci la capacità di rispondere alle sfide globali.»
Per il presidente francese «la rifondazione dell’Europa è la nostra lotta, la nostra storia, la nostra identità, l’Europa vivrà solo dell’idea che ce ne facciamo» perché oggi come oggi è esposta alle burrasca «della mondializzazione e di idee come il nazionalismo, il protezionismo, il sovranismo», venti che sono stati ignorati troppo a lungo pensando che il pericolo fosse passato, ha aggiunto, forse riferendosi al successo di AfD in Germania. Macron ha quindi fatto proposte concrete affinché non si instilli il dubbio negli europei che l’Europa è in affanno o addirittura defunta: esercito comune, procura europea, una tassa UE sulle transazioni finanziarie per lo sviluppo dell’Africa, ufficio europeo per i richiedenti asilo e polizia comunitaria alle frontiere. Tutte proposte che puntano a rafforzare e consolidare due aspetti fondamentali per l’opinione pubblica come l’accoglienza dei migranti e la lotta al terrorismo islamico.
Parafrasando De Gaulle, che sosteneva come l’Europa fosse un cavallo tedesco con un fantino francese, per ora è il pilota che aspetta il suo destriero per capire da che parte andrà (a destra?).