Se non è un clamoroso passo indietro sul bail in poco ci manca. A compierlo uno dei falchi di Bruxelles, Jeroen
Dijsselbloem. Armonizzare le legislazioni sulla bancarotta e modificare le regole sugli aiuti di Stato perché siano applicate ovunque allo stesso modo: sono queste le due ipotesi su cui potrebbe lavorare l’Unione Europea dopo le polemiche seguite alla liquidazione delle due banche venete, secondo quanto ha detto appunto il presidente dell’Eurogruppo. Le tre istituzioni coinvolte a livello Ue nella liquidazione delle due venete devono spiegare “cosa è successo, e cosa dobbiamo imparare da quel caso per migliorare l’unione bancaria”, ha spiegato Dijsselbloem, che è stato molto critico anche sulla proposta di Matteo Renzi di rivedere i parametri di Maastricht permettendo a tutti i paesi di arrivare fino al 2,9% di deficit-Pil.
L’armonizzazione delle legislazioni sulla bancarotta e’ “molto importante”. Quanto al quadro europeo l’olandese ha ammesso una cosa che non era mai stata chiara: ”abbiamo sempre saputo che le banche più piccole sarebbero state liquidate sulla base delle legislazioni nazionali. La questione – secondo Dijssebloem – è se le regole per gli aiuti di Stato debbano essere aggiustate ora che siamo nella nuova era della direttiva” sul bail-in.