Se non fossero inglesi ci sarebbe da temere per la loro tenuta psichica. Ma c’e’ da augurarsi che anche questa volta, come durante gli attacchi della Germania nazista nella seconda guerra mondiale, la Gran Bretagna riesca a rialzarsi. Lo farà sicuramente, ma il nuovo attacco terroristico dopo pochi giorni quelli di Londra e Manchester e il rogo del grattacielo, fa paura e rischia di indebolire il già debole esecutivo di Theresa May.
Stavolta è toccato ai mussulmani: presi di mira sono stati i fedeli musulmani della moschea di Finsbury Park, investiti da un furgone bianco nella notte subito dopo la preghiera serale del sacro mese di Ramadan.
Al momento, secondo quanto riporta ansa.it, si contano un morto e almeno 8 feriti ricoverati in ospedale, tre gravi, mentre l’uomo alla guida è stato arrestato dalla polizia dopo esser stato tirato fuori dal veicolo da alcune delle persone scampate all’investimento e bloccato in quella che testimoni hanno definito una violenta colluttazione. Avrebbe gridato frasi contro l’Islam.
La polizia indaga sull’accaduto come “un potenziale attacco terroristico”, ha dichiarato verso l’alba la premier Theresa May dopo le cautele ufficiali iniziali, annunciando per la mattinata la riunione d’un comitato di emergenza da lei stessa presieduta. Per il Muslim Council of Britain, punto di riferimento istituzionale della numerosa comunità islamica del Regno Unito, non ci sono del resto mai stati dubbi: quelle persone sono state colpite “deliberatamente”, aveva denunciato l’organizzazione quasi subito in una nota, per poi rincarare la dose ed evocare “una violenta manifestazione d’islamofobia”, con la richiesta alle autorità di garantire maggiore “protezione alle moschee”.
Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, mussulmano, ha condannato il “terribile attacco terroristico contro persone innocenti”.