Una nuova strage di ragazzi, in alcuni casi bambini. Come a Nizza. Il terrorismo islamico colpisce di nuovo al cuore della società europea, il divertimento, la libertà di incontrarsi i luoghi pubblici, un’Europa che ripiomba nel terrore per l’attentato a Manchester durante il concerto di Ariana Grande, idolo dei teenagers.

Per ora le autorità britanniche parlano di 22 morti causati da un solo vile attentatore kamikaze, che si sarebbe fatto esplodere nei pressi del foyer della Manchester Arena al termine dell’esibizione. Particolare agghiacciante: nell’ordigno rudimentale sarebbero presenti anche dei chiodi per avere un effetto deflagrante ancora più terribile.

A questo punto fioccano da tutto il mondo le manifestazioni di vicinanza alla Gran Bretagna, chiamata peraltro tra poche settimane alle elezioni politiche che dovranno rinsaldare o meno il governo di Theresa May. Il mondo si è unito agli inglesi ma le polemiche, almeno in Italia, già infuriano e l’attentato diventa un pretesto per chiedere la chiusura delle frontiere. Su tutto resta il silenzio attonito dei ragazzi e dei genitori che mai avrebbero pensato di dover ricordare una serata di festa come un fatto tragico che resterà per sempre nella loro memoria.

Tutta la Redazione e l’Associazione de La Nuova Europa si unisce al cordoglio per le vittime.